In questo articolo vi illustreremo come prendervi cura dell’interno delle pentole in rame stagnate, con particolare riguardo alla pulizia.
Lo strato di stagno applicato alle pentole di rame ha l’utilità di proteggere il rame da cibi particolarmente aggressivi (specialmente acidi) e la caratteristica di essere un materiale quasi inerte per il nostro organismo.
La pulizia interna è molto semplice, ma commettere errori e rovinare lo strato di stagno lo è altrettanto.
Lavare la pentola utilizzando del detersivo per stoviglie e una spugna non abrasiva; in caso di sporco più ostinato è possibile utilizzare una spugna leggermente più aggressiva, ma va utilizzata con delicatezza per non “consumare” la stagnatura.
Tale procedura è utilizzabile con dello “sporco” normale, tuttavia in caso di cibo incrostato, bruciato o attaccato al fondo, è necessario riempire la pentola di acqua e lasciarla in ammollo per tutta la notte, il giorno seguente sarà possibile lavarla normalmente.
Non utilizzare in alcun modo pagliette, che andrebbero irrimediabilmente a danneggiare lo stagno.
È bene sottolineare che i metodi e le temperature di cottura determinano una facile o difficile pulizia; alte temperatura portano ad alterare le caratteristiche del cibo, bruciando e carbonizzando alle pareti delle pentole.
Le condizioni dello stagno sono di primaria importanza, in caso si abbiano dubbi, è vivamente consigliato di chiedere un consiglio a un esperto di settore per valutare l’idoneità dell’articolo.
Dopo svariati utilizzi e lavaggi la stagnatura interna può presentare delle “fioriture” del rame sottostante, in tal caso è necessario ristagnare e rigenerare la pentola.
L’azienda Pavoni conosce il rame da ormai più di un secolo ed è specializzata oltre che nella realizzazione di pentole professionali in rame, nella rigenerazione, restauro e rilucidatura di utensili in rame stagnato e non.
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