Come mantenere il rame pulito in modo naturale?
Ecco alcuni suggerimenti per rimuovere facilmente la fastidiosa patina verde che si forma su pentole, utensili da cucina e oggetti vari, senza necessariamente impiegare agenti chimici nocivi per l’ambiente e la salute, permettendo di risparmiare.
Possiamo pulire le padelle in rame utilizzando prodotti che si trovano solitamente nella nostra dispensa, come l’aceto bianco, il sale o il succo di limone, che possono efficacemente eliminare le macchie dal rame e conferirgli lucentezza e brillantezza.
Il rame è un metallo che possiede caratteristiche tecniche, ma soprattutto estetiche di assoluto rilievo, qualità che lo fanno apprezzare a molti.
Tuttavia, nel tempo, tutti gli oggetti in rame (in particolare padelle, casseruole, conche, paioli, secchie ecc.) sia nell’utilizzo, che nel lasciarli riposti nell’armadio, tendono a scurirsi, assumendo il naturale colore brunito.
Proprio per questo motivo, andrebbero di tanto in tanto “rimessi a nuovo”.
Qui di seguito vi indicheremo i passaggi e la procedura per lucidare il rame.
Prima di iniziare, è opportuno procurarsi l’occorrente: spugna leggermente abrasiva, sale fino, aceto di vino (oppure limone) e… “olio di gomito”.
- Preparare sulla spugna (o sull’oggetto) il sale fino unito all’aceto
- Strofinare in modo molto accurato tutte le parti.
Noterete immediatamente l’azione del composto sulla superficie in rame.
- Continuate a strofinare ed eventualmente aggiungere sale e aceto fino a che abbiate raggiunto un livello di lucentezza del rame che desiderate
- Infine risciacquare sotto acqua corrente e asciugare in modo molto accurato, questo è molto importante perché il rame a contatto con l’acqua o in ambienti molto umidi tende a sviluppare l’ossido di rame (“il verde rame”), inadatto specialmente se l’utensile è utilizzato in cucina.
La Patina del Tempo: Come il Rame si Scolorisce
A questo punto viene spontanea un’ulteriore domanda: come pulire il rame ossidato?
In tal caso la procedura è identica, tuttavia è necessario avere alcune accortezze, utilizzando una spugna o paglietta più aggressiva, del sale grosso e altrettanto “olio di gomito”.
Il metodo qui sopra spiega come pulire il rame, ma lo stesso non è valido per la pulizia dello strato interno in stagno delle pentole in rame; per la pulizia interna delle pentole in rame abbiamo scritto questo apposito articolo, clicca qui.
Quando il Rame è Troppo Danneggiato: Cosa Fare
Purtroppo questo metodo per alcune pentole in rame antiche, non permette di raggiungere risultati accettabili, dati dalle condizioni dell’oggetto.
Ci sono diverse ragioni per cui alcuni oggetti in rame antichi potrebbero non rispondere adeguatamente alla procedura di lucidatura descritta. Alcune di queste includono:
- Gravi danni: Se le pentole in rame antiche sono state danneggiate in modo significativo nel corso degli anni, ad esempio con crepe, ammaccature o fori, la procedura di lucidatura potrebbe non essere sufficiente a ripristinarle completamente.
- Incrostazioni persistenti: Se ci sono incrostazioni di cibo o residui di fuliggine che sono rimasti a lungo sull’oggetto, potrebbero richiedere un trattamento più aggressivo o professionale per rimuoverli completamente.
- Ossidazione avanzata: Se il rame è stato esposto all’umidità o all’ossidazione per un lungo periodo, potrebbe aver sviluppato un’ossidazione molto avanzata che non può essere rimossa con metodi domestici.
- Finitura speciale: Alcune pentole in rame antiche potrebbero avere una finitura speciale, come una finitura a specchio, che è difficile da ripristinare senza attrezzature specializzate.
Ridare Vita al Rame: La Procedura di Lucidatura
La stessa cosa vale anche per chi vuole ottenere una finitura brillante “a specchio”, troppo complicata da ottenere senza l’utilizzo di specifiche attrezzature.
L’azienda Pavoni conosce il rame da ormai più di un secolo ed è specializzata oltre che nella realizzazione di pentole professionali in rame, nella rigenerazione, restauro e rilucidatura di utensili in rame stagnato e non.
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